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ORARIO RICEVIMENTO

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Questo giudizio è stato fortemente voluto dal Codacons di Caserta e la vicenda giudiziaria è durata quasi otto anni. Cinque anni  è infatti il tempo occorso per inviare le cause a sentenza. Poi a causa di vari problemi occorsi ai Giudici di Pace di Sessa Aurunca il fascicolo non è stato più trovato. Ripresentato il giudizio nel 2013 finalmente abbiamo ottenuto la sentenza che condanna la Telecom al pagamento come risarcimento danni di € 800,00 oltre interessi. Pertanto il cittadino ottiene un risarcimento superiore agli € 1000,00.

Questo il fatto: in quasi tutti i Comuni della Provincia di Caserta la Telecom per rendere possibile a tutti la rete telefonica ha apposto su migliaia di abitazioni una serie di ganci e cavi destinati a servire le abitazioni limitrofe. Il proprietario si è rivolto al Codacons di Caserta chiedendo il risarcimento dei danni subiti per il costante e non autorizzato utilizzo illecito delle strutture. La Telecom si costituiva eccependo la prescrizione. Il Giudice stabilito che l’opposizione  è illegittima in quando non conforme alle normative vigenti, e appurato che mai  vi è stato il consenso del proprietario, ha dichiarato legittima la richiesta attorea. Ha quindi fissato in via equitativa il risarcimento in € 800,00 oltre interessi della domanda.

Un grande successo che finalmente mette fine a comportamenti arbitrari ed illegittimi avuti da sempre da Telecom ma anche da altre società erogatrici di energia elettrica che da sempre hanno calpestato il diritto di proprietà, il diritto di servitù etc omettendo sia di chiedere permessi, sia agli utenti di fornire il giusto indennizzo.

La sentenza va applicato in analogia anche ai pali arbitrariamente apposti sui terreni per il sostegno delle linee telefoniche ed elettriche che hanno imposto al diritto di proprietà incredibile servitù e danni.

Il Codacons Caserta è davvero orgoglioso di tale pronuncia giudiziale ed attende che  tutti coloro che si ritengono lesi dalla vicenda in oggetto facciano valere i propri diritti.

 

Avv. Maurizio Gallicola

COMUNICATO

Pubblicato in Ultime News

FATTURAZIONE GAS E LUCE. LE GRANDI SOCIETA’ AGISCONO ILLEGALMENTE CONTRO GLI UTENTI:

Decine e decine gli utenti che sono venuti a lamentare clamorosi disservizi, ed in alcuni casi estorsioni da parte di alcune società erogatrici di gas e luce. Questi i principali problemi sollevati:

  1. Fatture di  conguaglio colossali;

  2. Distacco arbitrario di fornitura senza preavviso;

  3. Duplicazione di importi già pagati nelle fatture;

  4. Mancato invio di fatture per anni;

  5. Invio di letture solo stimate e mai effettive

Il Codacons Caserta, unico baluardo in provincia di Caserta contro tali disservizi, intende fornire agli utenti utili consigli per affrontare queste problematiche divenute sempre più pressanti.

               FATTURE DI CONGUAGLIO PER PIU’ ANNI:

La normativa in materia prevede che la società debba effettuare il conguaglio solo una volta l’anno e non è possibile includere più anni nella stessa fattura. Qualora ciò avvenga sono previsti degli indennizzi a favore degli utenti. Il Codacons Caserta ha ottenuto anche lo storno con ricalcolo effettivo degli importi dovuti.

DISTACCO ARBITRARIO DI FORNITURA SENZA PREAVVISO:

Sempre più frequenti ormai i distacchi illegittimi effettuati dalle società (ENI, ENEL, EDISON, etc) nei confronti di utenti morosi o ritardatari. La maggior parte di questi abusi sono illegittimi. Difatti la normativa prevede che allorquando l’utente è moroso la società deve inviare una prima raccomandata invitando l’utente a pagare; dopo due giorni può effettuare una seconda raccomandata a/r di sollecito e di preavviso di distacco o diminuzione di potenza. Solo dopo aver effettuato tali due raccomandate può esercitare i propri diritti effettuando il distacco. Ormai invece ENI, ENEL etc staccano arbitrariamente senza alcun preavviso le utenze. Il Codacons Caserta in questi casi agisce per il risarcimento dei danni, che in caso di imprese può essere anche molto elevato. Oltre a ciò sono previsti indennizzi.

 

DUPLICAZIONE DI IMPORTI GIA’ PAGATI NELLE FATTURE:

E’ fondamentale che tutti gli utenti conservino le fatture degli ultimi 5 anni. Ciò permette a quei pochi studi legali in Italia che sanno affrontare questi giudizi di verifcare duplicazioni di importi già richiesti chiedendone storno ed indennizzi.

MANCATO INVIO DI FATTURE PER ANNI:

Protagonista assoluto in negativo di quelle mancate fatturazioni per anni è ENI SPA. Non si riesce a capire come una grande società come l’ENI non riesca ad inviare fatture. Come per legge malgrado l’utente esponga decine di volte il problema ai call center, mai ottiene alcuna risposta. Cosa accade dopo anni? Accade  che arriva la super fattura e che ormai l’utente data la cifra molto elevata non possa più  pagare le fatture visti i drammatici momenti economici che viviamo.

Il Codacons Caserta consiglia di non perdere tempo con i call center ma di inviare fax, e-mail per contestare l’accaduto, avendo così una prova certa da utilizzare in caso di opposizione.

INVIO DI LETTURE SOLO STIMATE E MAI EFFETTIVE:

Questo è il fenomeno senz’altro più diffuso che consente alle  grandi società di estorcere somme in anticipo rispetto al consumo effettivo. La normativa prevede in caso di utenza a basso consumo fino a 500 kw la lettura perlomeno una volta all’anno oltre tali consumi la lettura va effettuata ogni sei mesi.

Il Codacons Caserta consiglia di comunicare ogni bimestre la lettura alla società a mezzo e-mail o fax. Sono previsti anche in questo caso copiosi indennizzi di cui l’utente non ha alcuna notizia.

Sperando che questi  consigli forniti dal Codacons Caserta, che vanta ormai nelle materie un’esperienza consolidata negli anni da decine e decine di giudizi vinti, possano in qualche modo proteggere l’utente dalle continue vessazioni praticate senza regole dalle grandi società. Auspichiamo infine che l’Autorithy faccia finalmente il proprio dovere commisurando sanzioni e multe alle società inadempienti previste dalla legge per tali abusi di potere.

 

Caserta, lì 14/04/2015

Avv. Maurizio Gallicola

Da anni, ormai più di un decennio, che il Comune di Caserta massacra di multe i cittadini, basta tornare indietro di pochi anni per ricordare che il Comune di Caserta era al 1° posto in Italia per multe elevate ai propri cittadini, con oltre 1.000.000 di sanzioni elevate.

Questo sconcio fu causato dagli illegali photored applicati sui semafori. Il tutto finì proprio grazie al Codacons Caserta, che fece sequestrare con apposite denuncie sia i photored in Caserta, sia quelli apposti in tutta la Provincia riuscendo anche ad ottenere il rinvio a giudizio di 15 amministrazioni comunali, dove il Codacons Caserta è stato riconosciuto persona offesa.

Questo grande successo che ha consentito il risparmio di centinaia di miglia di euro a tutti gli automobilisti Casertani non si sa perchè ha avuto poca risonanza sulla stampa locale purtroppo come ben sappiamo “Nemo profeta in patria”. Ora il Codacons Caserta vuole affrontare altri 2 situazioni critiche:

  1. Spese di verbale € 16,00 per accertamento di violazione del codice della strada;

    la normativa vigente prevede per tutto ciò che attiene alle spese che le stesse debbano essere documentate. Ci chiediamo ora quali spese il Comune di Caserta sostenga per € 16,00? La raccomandata inviata prevede un costo che oscilla dai 3,90 €  agli € 4,50. Considerando che sicuramente il Comune di Caserta ha stipulato una convenzione con gli uffici postali, il costo sarà certamente minore. Si può ipotizzare, inoltre, la spesa minima, se non gratuita, per le visure. Vogliamo considerare anche € 1,00 spese di toner e carta?...  Altri € 10,00 a che titolo vengono inflitti al cittadino casertano che subisce una multa? Per dovere di correttezza abbiamo chiesto al Sindaco di Caserta di giustificarci l’identificativo delle spese, faremo sapere ai cittadini la risposta.

  2. Sosta a pagamento nel centro : 1 ora = € 2,00;

    perché i casertani debbano sopportare il pagamento di € 2,00, nelle zone del centro, ovvero il costo più alto di Italia dove a Roma, dopo il recente scandalo dell’aumento ad € 1,50 i romani si sono sollevati contro ciò. E’ emerso che a Roma dove esistono 70.000 posti auto a pagamento per un numero complessivo quotidiano di 2.000.000 autovetture che parcheggiano nel centro storico, il grattino costa solo € 1,00 l’ora. Come già detto allorquando il Comune di Roma ha aumentato tale importo ad € 1,50 si è sollevata tutta la città, quindi perché a Caserta nessuno protesta contro questa gabella di  € 2,00 l’ora? Anche su tale argomento chiediamo al Sindaco Del Gaudio opportune spiegazioni.

Con solo queste due autentiche gabelle il Comune di Caserta incassa ingenti somme, che tra l’altro dovrebbero essere destinate al rifacimento del manto stradale cittadino, ma di tutto ciò i casertani non ne vedono benefici. Faremo conoscere ai cittadini le risposte che fornirà il Comune di Caserta e se non saranno convincenti presenteremo citazioni per il recupero delle somme indebitamente incassate dall’Ente.

Caserta, 14/04/2015

Avv. Maurizio Gallicola

 

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