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L’utente otterrà il rimborso di quanto ingiustamente pagato negli ultimi tre anni (importo €.5,16 al mese per privati cittadini, €.12,91 per le aziende). Questo assurdo importo era originariamente diretto alle società telefoniche, che dovevano pagarlo per l’utilizzo delle frequenze. Il Governo successivamente stabilì che detta tassa dovesse essere pagata dai titolari di un contratto di abbonamento in quanto il cellulare era un “bene di lusso”. Con l’entrata in vigore del Nuovo Codice delle Telecomunicazioni questa tassa non è più prevista ne hanno affermata l’illegittimità.

 

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