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Gentili colleghi,

sono ormai sei mesi che la nostra vita professionale è stravolta dall’invio delle raccomandate inviate dalla SmartP@per ai nostri assistiti per le problematiche del Black out 2003.

Oltre tale enorme stress dobbiamo sommare anche la gogna a cui ci hanno esposto varie associazioni e patronati che individuano in noi avvocati la causa delle disgrazie per oltre 100.000 cittadini.

Se è pure vero che alcuni colleghi hanno sbagliato, nel 98% dei casi è senz’altro solare che noi avvocati abbiamo cercato, istaurando questo giudizio, di imporre il principio che la legge è uguale per tutti e se quindi la carta dei servizi della società Enel prevede che dopo sei ore di black out è dovuto un indennizzo automatico di € 25,00, anche l’Enel “padre padrone” dell’Italia deve pagare.

Dato che la smartp@per continua ad inviare migliaia e migliaia di lettere, sempre senza autorizzazione,  sempre con cifre sbagliate e con altre illegittime, è arrivato il momento per noi avvocati di reagire.

Vorrei quindi indire una riunione generale di tutti noi avvocati patrocinatori del black out con gli esperti nel diritto dei consumatori  da tenersi a Caserta, luogo e ora da comunicarsi, il 03/12/2014.

 

 

 

ALL’ORDINE DEL GIORNO:

  1. Presentazione del ricorso dinanzi alla Corte Europea per i diritti dell’uomo contro Enel distribuzione spa;

  2. Altre attività da porre in essere per la tutela degli assistititi  che hanno ricevuto missiva della smartp@per;

  3. Presentazione del nuovo giudizio contro Enel distribuzione spa per l’installazione di nuovi contatori non conformi alla normativa europea;

  4. Presentazione di proposta di legge per la modifica della class action, attualmente non applicabile , affinchè non accadono più tali sconci;

  5. Presentazione dell’associazione A.A.C.C. (Associazione Avvocati per i  Consumatori e i Cittadini) di cui sono Presidente, nata allo scopo di dare dignità ad una specializzazione forense  che attualmente non ha considerazione giuridica, per tutelare e rappresentare la categoria degli avvocati che difendono i consumatori. Attualmente, mi ripeto, non esiste tale figura legale professionale in Italia.

  6. Nell’ambito della A.A. C.C. individuare responsabili provinciali e regionali per le future sedi da aprire.

La riuscita dell’assemblea dipende dal numero dei partecipanti, occorre pertanto:

  1. che entro il 15/11/2014 facciate pervenire le Vs adesioni a mezzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , indicando i Vs recapiti;

  2. Occorre che diffondiate tale notizia tra tutti i colleghi  che si occupano della tutela dei consumatori, oltre ai colleghi che hanno patrocinato le cause del black out;

  3. Occorre che si raggiunga un numero di adesioni non inferiore a 100 unità.

  4.  Stante le spese da affrontare, per l’incarico e per eventuali spese future,  è prevista una quota di partecipazione di € 20,00 da versarsi entro il 15/11/2014 al seguente IBAN IT11A36000032000CA009896265.

Qualora non si raggiunga il numero indicato la quota sarà restituita.

Credo che questa idea è un’occasione unica per far capire sia alle grandi società come l’Enel che non siamo vittime da sacrificare e sia per elevare alla giusta professionalità  chi ogni giorno, come noi avvocati, si impegna per tutelare, in un mercato deviato, i diritti dei cittadini italiani.

Attendo fiducioso un riscontro ed un forte sostegno nonché suggerimenti per  questa iniziativa, unica nel settore.

 

Avv. Maurizio Gallicola

INPS-RESTITUZIONE SOMME INDEBITAMENTE PERCEPITE

Pubblicato in Ultime News

Sono decine le persone venute presso la ns sede a cui l’INPS ha notificato cartelle di pagamento. L’istituto sta inviando in questi giorni a migliaia di cittadini degli avvisi di pagamento per somme illegittimamente percepite negli anni passati. La maggior parte di questi provvedimenti non contiene alcuna motivazione ma porta l’indicazione di restituire somme anche molto elevate. Tra l’altro oltre a ciò nella maggior parte dei casi l’INPS dispone coattivamente il prelievo sulla pensione già erogata. Tale prelievo è un abuso clamoroso, in quanto l’INPS non possiede alcun titolo per prelevare queste somme. Il CODACONS di Caserta già da anni ha risolto decine di questi casi vittoriosamente. Tutto ciò perché se l’Istituto versa somme non dovute al pensionato e l’errore non è imputabile allo stesso, l’ente non può pretenderne la restituzione. La Corte di Cassazione ha da anni sancito questo principio inderogabile. Contro tali atti inviati dall’INPS, occorre presentare ricorso amministrativo al comitato provinciale INPS. Qualora non venga effettuato tale ricorso si decade da ogni diritto e caduti i 90 gg dalla presentazione dello stesso, si può avviare l’azione giudiziaria in 180 gg. Questi termini sono inderogabili. Pertanto sottolineando che la maggior parte delle richieste economiche sono prescritte, vi aspettiamo alla sede del Codacons per risolvere positivamente questo abuso che lo Stato infligge ancora una volta ai cittadini italiani.

Con grande soddisfazione ho ricevuto anche io la lettera della Smart Paper e chiaramente non pagherò!

 

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