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Comunicato giudizio blackout - Smart P@per

Pubblicato in Ultime News

Leggo in internet che altri colleghi forniscono indicazioni sulla problematica del blackout. Ciò mi conforta. Questi colleghi invitano la gente a pagare o arrivare a transazione con l’Enel. Il mio convincimento e quindi il mio consiglio di non pagare nasce dall’esperienza maturata in centinaia e centinaia di giudizi di opposizione ed atti esecutivi che sono stati presentati dai migliori avvocati dell’Enel e delle grandi società (Telecom, Eni etc.) Tale esperienza nel settore mi permette di fornire ai miei assistiti una serie di chance per evitare il pagamento. Difatti in 3 anni nessuno dei miei  assistiti ha pagato alcunchè. Tengo a sottolineare che tale vicenda blackout porta anche ad altre considerazioni. Infatti in questo giudizio avevamo l’assoluta certezza del diritto eppure in maniera “particolare” l’Enel è riuscita a ribaltare giuridicamente una situazione che in qualsiasi paese civile i magistrati avrebbero duramente condannato. Oltre al danno pure la beffa perché l’Enel è riuscita a far passare a mezzo stampa come colpevoli e approfittatori gli avvocati che hanno “inventato” queste cause. Indubbiamente c’è qualcuno che ha approfittato ma la maggior parte dei legali ha agito nel rispetto delle leggi e per far valere un diritto sacrosanto. Speriamo che il ricorso che presenteremo ad ottobre alla corte Europea servirà ad attestare ciò. In Italia purtroppo paese comandato dalle grandi società protette da una classe politica inetta occorre che qualcuno dissenta e si opponga a questo modo di fare da terzo mondo. È una questione di principio e di diritto.

Sorprende tanto e sconforta che una grande società come l’ Enel, beneficiata già dalla magistratura, persegua 100.000 persone con richieste economiche che se pur trovano fondamento  in una sentenza, lasciano spazio a pessime considerazioni.

Si ricorda che perlomeno l’80% dei vessati è ancora cliente Enel. È giunto il momento perciò di invitare i perseguitati a disdire i propri contratti di erogazione di luce con l’Enel aderendo ad altre società

Dissento infine  da coloro che pensano che l’unico modo per non pagare l’Enel sia dire che la firma non è stata da loro apposta sollecitati da giovani avvocati, interessati a compensi economici, si scagliano contro i colleghi. Tale azioni non precluderanno il diritto dell’Enel a recuperare le somme. A ciò si aggiungeranno le nuove spese per il professionista incaricato.

È iniziato il nuovo anno lavorativo e confrontandolo con l’inizio dello scorso anno il dato che ha dell’incredibile è che alla data di inaugurazione registravamo che circa 1700 persone avevano visitato entrambi i siti di Codacons Caserta e di Studio Legale Gallicola.

A distanza di un anno, ricco di attività e di successi giudiziari, dopo che il 10 giugno del corrente anno annunciavamo di aver raggiunto i 10.000 contatti sul sito Codacons e 9000 sul sito studio legale Gallicola, registriamo ora in soli 3 mesi di cui agosto non lavorativo, che oltre 15.000 persone si sono collegate ai siti.

Sono davvero poche in Italia le associazioni dei consumatori e gli studi legali che possono vantare tale  risultato. Se ci aggiungiamo che in un anno l’avv. Gallicola responsabile Codacons Caserta, è stato contattato dalle maggiori reti televisive nazionali possiamo dire senza timore di essere smentiti e senza considerare le sedi nazionali dotate di grandi strutture, personale numerose, e ingenti fondi, che il Codacons Caserta è senz’altro tra le prime associazioni per consumatori avente carattere locale. Il perché di questo successo? Certamente la professionalità e la disponibilità e le tante ore di lavoro dedicate all’approfondimento di ogni questione tutti elementi che hanno consentito, affrontando migliaia di cause tutte diverse tra loro, di creare una sorta di banca dati e esperienza professionale che non ha uguali in Italia. L’educazione ricevuta non ci fa propendere all’autoesaltazione che non fa parte del nostro dna ma si è constatare che ormai le maggior parte delle associazioni dei consumatori sono sindacalizzate e si occupano di problemi aventi carattere nazionale con risultati molto limitati non affrontando le primarie necessità di cui il cittadino ha bisogno

Il Codacons Caserta, così come cita lo Statuto, fa dell’aggressività giudiziale la propria prerogativa. Le grandi società pagano solo se aggredite nei Tribunali altrimenti mortificano il consumatore nelle conciliazioni da loro stesse create.

Per l’anno in corso quindi continueremo a:

  1. Offrire pareri legali a tutti  coloro che ci contatteranno,
  2. Fornire consigli utili ai consumatori che si iscriveranno alla nostra newsletter,
  3. Stipulare convenzioni vantaggiose per associazioni ed Enti che chiederanno il nostro aiuto:
  4. Affrontare battaglie sociali che maggiormente interessano la nostra popolazione
  5. Inviare i casi più eclatanti alle emittenti nazionali.
  6. Cercare soprattutto di essere in costante supporto ai cittadini in un sistema che vede le grandi società e gli enti pubblici assoluti protagonisti protetti dal diritto e dalla politica.

Pertanto il Codacons Caserta augura a tutti un buon anno lavorativo sperando che sia un anno per tutti migliore di quelli precedenti.

Poste Italiane spa, buoni fruttiferi ed interessi decurtati

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Poste Italiane spa, buoni fruttiferi ed interessi decurtati: il Codacons Caserta continua l’operazione delle somme illegittimamente sottratte

Come già comunicato più volte ai consumatori delle provincia, il Codacons Caserta da circa tre anni difende i titolari di buoni fruttiferi postali acquistati dal 1979 al 1986 che all’atto del rimborso si sono visti decurtati di circa metà della somma dovuta per interessi. Chi ha acquistato un buono di lire 1.000.000 invece di percepire interessi di importo di lire 34.659.000 pari ad 17.900,00 euro si sono visti rimborsare 10.000,00 euro in meno.

Il Codacons Caserta, ispirandosi alla sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che ha stabilito che gli interessi devono essere conteggiati in base a quanto stampato sul retro del buono in possesso del sottoscrittore, ed altre pochissime associazioni in Italia, è riuscito a suon di citazioni a costringere Poste Italiane Spa ad un tavolo di risoluzione bonaria. Perché affermiamo a suon di citazioni? Perché in Italia il consumatore non è tutelato. La maggior parte delle associazioni continua a seguire percorsi transattivi di cui beneficiano solo i vertici delle grandi associazioni.

In Italia l’unico modo per essere ascoltati è proporre giudizi. Avvisiamo i tanti consumatori che negli ultimi 5 anni hanno riscosso la somma decurtata del 50% degli interessi a venire presso la sede di Caserta per vedere riconosciuti i propri diritti ovvero incassare il 50% che Poste Italiane Spa non ha versato sulla base di false interpretazioni. Per coloro che hanno i buoni in scadenza il consiglio è di incassarli, conservarne copia e presentare subito atto di citazione. Sono infatti, oltre 100.000 i buoni fruttiferi incassati con la riduzione del 50% degli interessi. Il convincimento è che la somma da restituire è colossale e che solo a chi presenta atto di citazione verrà rimborsato, come accade per questioni similari.

Pertanto si avvisano i consumatori di non far decorrere i tempi di prescrizione e di venire presso la sede del Codacons Caserta per controllare se in base alla serie scritta sul retro, timbro ed anno di emissione esistano i presupposti per attivare azione giudiziaria.

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