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Ancora una vittoria del Codacons Caserta che per primo in Italia ha ottenuto la sentenza inerente al recupero dei premi assicurativi in caso di rinegoziazione del finanziamento. Questo è il fatto: Un dipendente pubblico ha ottenuto un finanziamento di 20.000,00 € per dieci anni con cessione del quinto. Dopo il quinto anno ha rinegoziato il finanziamento sottoscrivendo quindi una nuova assicurazione per un conto di € 1.800,00. Orbene avendo utilizzato il finanziamento per soli cinque anni ed essendo stato stipulato un nuovo contratto con la relativa nuova assicurazione, il Codacons ha iniziato il giudizio per la somma di € 900,00 pagata dal dipendente ma non utilizzata. Il Giudice ha sancito la restituzione di € 900,00 oltre interessi in favore dell’attore. Pertanto, chiunque abbia rinegoziato un finanziamento o un mutuo può richiedere la restituzione per gli anni di assicurazione non utilizzati. Quindi per coloro che rientrano in questa casistica, verificate gli importi pagati dall’assicurazione e venite al Codacons per chiedere la restituzione.
Avv. Maurizio Gallicola
Il Codacons di Caserta dopo anni di successi avuti in campo Tributario contro Equitalia, Pubbliservizi ed altre concessioni, ha avviato un servizio più completo in favore dei consumatori attinente le materie Tributarie.
Infatti se hai ricevuto:
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un avviso di accertamento;
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un avviso di liquidazione del tributo;
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un’iscrizione i ipoteca o un fermo amministrativo di beni mobili registrati;
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un provvedimento relativo a operazioni catastali;
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un rifiuto espresso o tacito della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie e interessi non dovuti;
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un atto relativo al diniego o la revoca di agevolazioni o il rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari;
in ogni caso puoi rivolgerti alla nostra sede per ogni tipo di assistenza relativa a contenziosi tributari contro l’Agenzia delle Entrate aventi ad oggetto imposte sui redditi (IRPEF, IRES e imposte sostitutive), IVA, IRAP, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, imposta sulle successioni e donazioni, imposta di bollo, tributi regionali, comunali (IMU, TASI, TARI, TARSU, ecc…) e provinciali, sanzioni tributarie, interessi, ecc…
Rivolgiti all’esperienza decennale e sempre vittoriosa del Codacons Caserta.
BLACK OUT - RINGRAZIAMENTI
“Gentilissimo Avv. Gallicola, Le faccio i complimenti per come ha affrontato il giudizio black out Enel. Nella mia città siamo in tanti ad aver ricevuto la mora della Smartp@per e Lei è stato l’unico che ha spiegato (ho letto il suo articolo) in maniera chiara ed esauriente ciò che è accaduto dal punto di vista legislativo dal 2003 ad oggi. Inoltre ha adottato un linguaggio comprensibile per qualsiasi comune mortale. Mi sono rivolta ad altri avvocati e con fiumi di paroloni non sono stati per niente costanti. Ce ne fossero di persone rette, oneste, sincere e preparate come Lei.
Spero che gli avvocati patrocinatori del black out partecipino alla riunione da Lei indetta in modo da seguire una linea comune e magari prendere da Lei un po’ della sua onestà”.
RINGRAZIAMENTI
Questa è una delle decine e decine di ringraziamenti che ho ricevuto negli ultimi mesi a seguito delle vicende black out. Mio padre mi ha insegnato che l’obbligo professionale assunto con il singolo cliente è un obbligo morale che va al di là del solo calcolo economico. Per questo motivo non ho mai abbandonato nessuno dei miei assistiti anche se ciò mi è costato di salute, di soldi e di tempo. Però uno solo non basta, occorre per evitare che si ripetano questi immorali episodi: 1) che gli avv.ti dei consumatori si uniscano e collaborino tra di loro; 2) che anche il consumatore prenda posizione nei confronti di una società come l’Enel che ingannano i proprio clienti. Solo così si può sperare in un ritorno alla normalità sia in questa vicenda sia per la nostra distrutta Italia.
Caserta, lì 06/11/2014
Avv. Maurizio Gallicola
Responsabile Codacons Caserta
Gentili colleghi,
sono ormai sei mesi che la nostra vita professionale è stravolta dall’invio delle raccomandate inviate dalla SmartP@per ai nostri assistiti per le problematiche del Black out 2003.
Oltre tale enorme stress dobbiamo sommare anche la gogna a cui ci hanno esposto varie associazioni e patronati che individuano in noi avvocati la causa delle disgrazie per oltre 100.000 cittadini.
Se è pure vero che alcuni colleghi hanno sbagliato, nel 98% dei casi è senz’altro solare che noi avvocati abbiamo cercato, istaurando questo giudizio, di imporre il principio che la legge è uguale per tutti e se quindi la carta dei servizi della società Enel prevede che dopo sei ore di black out è dovuto un indennizzo automatico di € 25,00, anche l’Enel “padre padrone” dell’Italia deve pagare.
Dato che la smartp@per continua ad inviare migliaia e migliaia di lettere, sempre senza autorizzazione, sempre con cifre sbagliate e con altre illegittime, è arrivato il momento per noi avvocati di reagire.
Vorrei quindi indire una riunione generale di tutti noi avvocati patrocinatori del black out con gli esperti nel diritto dei consumatori da tenersi a Caserta, luogo e ora da comunicarsi, il 03/12/2014.
ALL’ORDINE DEL GIORNO:
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Presentazione del ricorso dinanzi alla Corte Europea per i diritti dell’uomo contro Enel distribuzione spa;
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Altre attività da porre in essere per la tutela degli assistititi che hanno ricevuto missiva della smartp@per;
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Presentazione del nuovo giudizio contro Enel distribuzione spa per l’installazione di nuovi contatori non conformi alla normativa europea;
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Presentazione di proposta di legge per la modifica della class action, attualmente non applicabile , affinchè non accadono più tali sconci;
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Presentazione dell’associazione A.A.C.C. (Associazione Avvocati per i Consumatori e i Cittadini) di cui sono Presidente, nata allo scopo di dare dignità ad una specializzazione forense che attualmente non ha considerazione giuridica, per tutelare e rappresentare la categoria degli avvocati che difendono i consumatori. Attualmente, mi ripeto, non esiste tale figura legale professionale in Italia.
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Nell’ambito della A.A. C.C. individuare responsabili provinciali e regionali per le future sedi da aprire.
La riuscita dell’assemblea dipende dal numero dei partecipanti, occorre pertanto:
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che entro il 15/11/2014 facciate pervenire le Vs adesioni a mezzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , indicando i Vs recapiti;
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Occorre che diffondiate tale notizia tra tutti i colleghi che si occupano della tutela dei consumatori, oltre ai colleghi che hanno patrocinato le cause del black out;
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Occorre che si raggiunga un numero di adesioni non inferiore a 100 unità.
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Stante le spese da affrontare, per l’incarico e per eventuali spese future, è prevista una quota di partecipazione di € 20,00 da versarsi entro il 15/11/2014 al seguente IBAN IT11A36000032000CA009896265.
Qualora non si raggiunga il numero indicato la quota sarà restituita.
Credo che questa idea è un’occasione unica per far capire sia alle grandi società come l’Enel che non siamo vittime da sacrificare e sia per elevare alla giusta professionalità chi ogni giorno, come noi avvocati, si impegna per tutelare, in un mercato deviato, i diritti dei cittadini italiani.
Attendo fiducioso un riscontro ed un forte sostegno nonché suggerimenti per questa iniziativa, unica nel settore.
Avv. Maurizio Gallicola
Leggo il commento della Federconsumatori Basilicata sul caso black-out e rimango basito. Infatti secondo tale associazione la colpa di quanto sta accadendo è solo di “ sedicenti avvocati” che hanno strumentalizzato i clienti. Se questo è accaduto nell’ 1 o 2% dei casi, nel resto del 98% esistono tanti avvocati che si sono impegnati con professionalità su di una vicenda che doveva raccogliere l’unanimità di consensi e di sostegno da parte di tutte le associazioni di consumatori d’Italia che invece sul problema sono risultate latitanti. Infatti precisa con chiarezza la Carta di Servizi di Enel Distribuzione spa che in caso di interruzione di energia elettrica dovuta per più di sei ore è previsto un’indennizzo di € 25,00 addebitato sulla fattura successiva. Ciò è appunto accaduto il 26-09-2003. La stessa società ha fatto pervenire ai Comuni, Patronati e associazioni di consumatori, i moduli per la richiesta di rimborso. Questa è già la prima vergogna in quanto l’indennizzo è automatico e non c’era assolutamente bisogno di effettuare alcuna richiesta. L’Enel inoltre resasi conto che le richieste erano centinai di migliaia ha deciso di non pagare. E’ logica la domanda, dov’erano le associazioni di consumatori allorquando l’Enel non ha rispettato i patti stipulati con i propri utenti. Nessuna associazione ha manifestato il proprio sostegno contro tal e ignominia;
Nessuno di loro ha proposto una class action per tutelare i cittadini italiani. Così come nessuno ora protesta per la vergogna di queste richieste economiche nella maggior parte dei casi illegittima per cifre e modalità e soprattutto nessuna associazione di consumatori ha evidenziato a livello nazionale che chi non rispetta le regole sancite nella carta dei servizi merita di essere eliminata dal libero mercato. Solo il Codacons Nazionale ha sostenuto questa impari battaglia presentando ricorso in Cassazione contro una delle prima sentenze del Tribunale di Marcianise che diede ragione all’Enel perché non era stato provato il danno. Ma che danno e danno!!! Trattasi di indennizzo automatico. La risposta è nota a tutti gli addetti ai lavori. Ora vi spiego il perché nessuna associazione ha detto nulla: Molte associazioni di consumatori infatti hanno sottoscritto con l’Enel ed altre grandi società convenzioni per diminuire le controversie; esse si svolgono in uffici interni alle grandi aziende che in pratica mortificano tutti i diritti dei consumatori. Ma non basta, i formatori dei conciliatori di tali questioni sono scelti tra i vertici delle associazioni di consumatori, e per tali cosi percepiscono lauti rimborsi spese. Chiedete quindi alla Federconsumatori Basilicata se tra di loro esistono queste figure di formatori.
Concludendo è facile individuare negli avvocati i colpevoli della vicenda, molto più difficile ammettere che se tutti avessero svolto con professionalità le loro funzioni, in particolare le associazioni dei consumatori certamente ora non assisteremo ad una simile vergogna.
Avv. Maurizio Gallicola
Sono decine le persone venute presso la ns sede a cui l’INPS ha notificato cartelle di pagamento. L’istituto sta inviando in questi giorni a migliaia di cittadini degli avvisi di pagamento per somme illegittimamente percepite negli anni passati. La maggior parte di questi provvedimenti non contiene alcuna motivazione ma porta l’indicazione di restituire somme anche molto elevate. Tra l’altro oltre a ciò nella maggior parte dei casi l’INPS dispone coattivamente il prelievo sulla pensione già erogata. Tale prelievo è un abuso clamoroso, in quanto l’INPS non possiede alcun titolo per prelevare queste somme. Il CODACONS di Caserta già da anni ha risolto decine di questi casi vittoriosamente. Tutto ciò perché se l’Istituto versa somme non dovute al pensionato e l’errore non è imputabile allo stesso, l’ente non può pretenderne la restituzione. La Corte di Cassazione ha da anni sancito questo principio inderogabile. Contro tali atti inviati dall’INPS, occorre presentare ricorso amministrativo al comitato provinciale INPS. Qualora non venga effettuato tale ricorso si decade da ogni diritto e caduti i 90 gg dalla presentazione dello stesso, si può avviare l’azione giudiziaria in 180 gg. Questi termini sono inderogabili. Pertanto sottolineando che la maggior parte delle richieste economiche sono prescritte, vi aspettiamo alla sede del Codacons per risolvere positivamente questo abuso che lo Stato infligge ancora una volta ai cittadini italiani.
Con grande soddisfazione ho ricevuto anche io la lettera della Smart Paper e chiaramente non pagherò!
CASELLO CASERTA SUD: UN’ESTORSIONE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA SPA AI DANNI DEI CITTADINI CASERTANI
Sono 20 anni che inspiegabilmente senza alcun diritto Autostrade per l’ Italia spa chiede il pagamento del pedaggio agli automobilisti per il tratto autostradale Caserta Sud - Napoli attualmente d’ importo €.1.50. In pratica l’automobilista entra nella rampa di Caserta sud paga il pedaggio autostradale dopodiché si trova nel raccordo senza aver percorso neanche un metro di autostrada!!!!
Questa assurdità determina numerosi interrogativi:
1) Per il tratto Capua – Caserta sud di 14 Km si paga €.1,00 l’Autostrade per l’Italia spa e invece l’automobilista che entra al casello Caserta sud paga l’importo €.1.50 senza percorrere neanche un metro di autostrada;
2) Quelli che provengono da Pomigliano - Villa Literno a distanza di 2 km dalla barriera Caserta sud, utilizzano questo tratto senza pagare nulla.
Tale problematica riguarda centinaia di lavoratori casertani e napoletani. Nessun politico tuttavia si è mai interessato alla vicenda. Per lo scrivente è invece motivo di continua battaglia. Si è, infatti, proposto giudizio dinanzi al GdP di Marcianise per l’eliminazione di tale richiesta di pedaggio.
La citazione partiva dal presupposto che la richiesta di Autostrade per l’Italia spa è illegittima perché si tratta di un percorso che se intrapreso da altre immissioni non è soggetto a pagamento. C’è un altro dato assurdo ovvero che il pagamento autostradale è commisurato alla percorrenza chilometrica secondo le tabelle autostradali. In questo caso la percorrenza è pari a 0 ma la richiesta è paragonabile ad una percorrenza di oltre 25 Km.
Tale richiesta di pedaggio risulta del tutto ingiustificata anche in considerazione del fatto che la successiva immissione sul raccordo è lo svincolo per l'Asse di Supporto Pomigliano - Villa Literno (SS 7 bis), per il quale non è applicato alcun pedaggio né in entrata né in uscita, così come per tutti gli altri svincoli fino alla Tangenziale di Napoli ovvero all’immissione sull’autostrada A3 Napoli - Salerno.
Tale situazione ha come risultato di penalizzare e discriminare tutti gli utenti che, non essendo pratici della zona, non conoscono la possibilità di immettersi gratuitamente sul suddetto tratto stradale ed in particolar modo i cittadini della provincia di Caserta, spregio dell’art. 3 Cost., che stabilisce invero l’eguaglianza di tutti i cittadini, nonché dei più elementari principi ordinamentali che sanciscono la pari dignità dei cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici e di pubblica utilità.
L’aggravio di questa circostanza è determinato dal fatto che tra le indicazioni segnaletiche presenti sulla viabilità ordinaria nei pressi dello svincolo di Caserta Sud non vi è alcun riferimento alla possibilità di immettersi sul raccordo autostradale solo pochi chilometri oltre e senza la necessità di pagare l’ingiusto balzello.
Infatti, pochi chilometri oltre il casello di Caserta Sud vi è la possibilità, utilizzando l’asse di supporto SS 7 bis nei pressi di Caivano, di intraprendere l’interconnessione gratuitamente. Tale mancanza di segnaletica, sicuramente imputabile ai vari enti gestori della viabilità ordinaria ma di cui beneficia sicuramente Autostrade, nega la possibilità ai cittadini casertani, non del tutto pratici della zona compresa tra Marcianise e Caivano, di usufruire gratuitamente del raccordo. Ancora occorre sottolineare che gli altri due raccordi autostradali presenti in Campania ovvero il raccordo Salerno-Avellino e il raccordo A16-Benevento sono percorribili gratuitamente indipendentemente dal punto di ingresso o di uscita. Iniziato quindi il giudizio autostrade per l’Italia spa si è costituita dichiarando di vantare leggi ministeriale e titoli di proprietà a sostegno della richiesta di pedaggio.
Incredibilmente il Gdp di Marcianise ha approvato in pieno la posizione di Autostrade per l’Italia spa rigettando la richiesta attorea. La vicenda incredibile è che tutti i titoli di proprietà e le leggi dello Stato invocati da Autostrade per l’Italia spa non sono stati depositati in giudizio né è stato possibile reperirli in quanto non esistono. Vane sono state tutte le richieste istruttorie presentate in giudizio per poter leggere la documentazione. Il risultato invece è stato il rigetto della domanda e la compensazione delle spese legali. Questo giudizio ha tuttavia portato ad un miglioramento per i cittadini provenienti da Napoli finalmente è comparso, in corrispondenza dell’uscita Pomigliano – Villa Literno, un cartello che indica il percorso da seguire per evitare l’ingiusto pedaggio.
Un piccolo successo a favore di coloro che percorrono il tratto Napoli – Caserta.
Il Codacons Caserta non si arrende e presenterà ad ottobre altra citazione sperando questa volta di ottenere l’abolizione dell’ingiusta gabella.
Una sollecitazione infine ai nostri politici completamente assenti dal nostro territorio che finalmente si interessino di una questione che seppur di importo irrisorio incide in maniera rilevante sulle tasche dei cittadini casertani.
Il Codacons Caserta, oltre ad assicurare il miglior servizio esistente in provincia di Caserta sia nella tutela dei consumatori che in tutti i settori del diritto (civile, tributario, amministrativo, penale, etc.), avvalendosi di esperti professionisti in ogni settore, allo scopo di fornire sempre maggiori tutele, garanzie ed opportunità a favore delle famiglie e delle imprese offre un nuovo servizio.
Infatti, in collaborazione con un prestigioso studio di architettura, il Codacons Caserta dà la possibilità di avvalersi della L. r. n. 16/2014 - “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 15 novembre 2007, n. 33 (Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate)”
- Riapertura dei termini per il recupero abitativo dei sottotetti;
- Ampliamento del 20% della volumetria esistente
- Mutamento destinazione d’uso di parti di edifici ad uso agricolo
- Recupero di complessi produttivi dismessi
- Svincolo di parcheggi pertinenziali - unità abitative
La consulenza tecnica di esperti del settore sarà a disposizione di coloro che vogliano procedere alla rivalutazione del proprio immobile o all’ ampliamento delle strutture esistenti.
Chi volesse usufruire di questa possibilità dovrà prenotarsi presso la sede del Codacons Caserta al numero telefonico 0823/355241 o a mezzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
"Gentilissimo avv. Gallicola,
come potrà ben capire dall'oggetto del msg anche io rientro in quella mole di malcapitati che si sono visti recapitare la raccomandata dalla Smartpaper, cercando una possibile soluzione su internet sono giunta alla sua pagina, da 2 giorni ho ricevuto questa raccomandata che presenta le stesse caratteristiche da Lei descritte.
A questo punto Le chiedo come dovrei comportarmi? c'è possibilità che in caso di inadempimento mi venga notificato un atto esecutivo?
La ringrazio per aver messo a disposizione di noi consumatori la sua professionalità, è stata l'unica risposta valida e razionale che io abbia trovato finora."
Desidero ringraziare i miei clienti e le centinaia di persone che mi hanno scritto da tutta Italia e che hanno riconosciuto la mia professionalità ma soprattutto la mia totale disponibilità e la capacità di affrontare un problema vergognoso che rappresenta la tipica raffigurazione dell’Italia, paese dove le grandi società ormai dominano incontrastate e possono permettersi di usare anche gli atteggiamenti più assurdi e immorali nei confronti addirittura dei loro clienti.
Grazie