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PUBBLICO IMPIEGO: GRANDE VITTORIA DEL CODACONS CASERTA

PUBBLICO IMPIEGO: GRANDE VITTORIA DEL CODACONS CASERTA CONTRO IL MINISTERO DEGLI INTERNI

Con grande soddisfazione il Codacons Caserta registra l’accoglimento del ricorso presentato dinanzi al Tar del Lazio da un agente scelto della Polizia di Stato in servizio presso un Commissariato di pubblica sicurezza in Sardegna per la richiesta di trasferimento presso la propria residenza in Campania, in provincia di Caserta. Questa la vicenda. L’agente scelto, immediatamente inviato dal momento dell’assunzione presso un comando in Sardegna rappresentava al Ministero di dover provvedere all’assistenza del fratello disabile del quale era stato nominato tutore dal giudice del Tribunale di Santa Maria C. V. Alla richiesta di trasferimento per gravi motivi cosi come previsto dalla legge ex art. 33 comma 5 legge 104/92, il Ministero rigettava la richiesta per violazione dell’art. 10 della legge stessa invocata sostenendo di non aver fornito le prove dell’handicap del fratello. L’agente impugnava presso il Tar del Lazio tale istanza di rigetto chiedendone l’immediato accoglimento. Il Tar con ordinanza in sede cautelare, accogliendo la tesi dell’agente, ordinava al Ministero di esaminare la domanda riscontrando una violazione nell’interpretazione della legge nei comportamenti dell’amministrazione statale. Sembrava tutto risolto per l’agente in quanto questa pronuncia metteva fine al lungo calvario in quanto questo doveva effettuare continui viaggi dalla Sardegna alla città natia per badare al fratello gravemente malato ed ai genitori molto anziani. Invece il Ministero in persona del Capo della polizia dott. Manganelli, riesaminata l domanda, incredibilmente la rigettava nuovamente fornendo una nuova interpretazione della legge completamente inverosimile. I legali del Codacons Caserta, l’ avv. Pasquale Marotta e l’ avv. Maurizio Gallicola non hanno certo mollato dopo questa pronuncia ed hanno chiesto con insistenza la fissazione del giudizio nel merito. In data 28.2.2013 gli avvocati del Codacons insistevano per l’accoglimento della richiesta in virtù dell’esatta applicazione della legge. Finalmente il 27.8.2013 la sentenza che dà ragione all’agente scelto ed ordina il trasferimento dello steso attestando che il provvedimento di diniego effettuato dall’amministrazione è affetto da vizi in quanto ha male interpretato la domanda ed ha respinto istanza di trasferimento con motivazione del tutto generiche e non pertinenti al caso in specie . Il ricorso è stato quindi accolto con conseguente annullamento del provvedimento impugnato. Gli avvocati del Codacons soddisfatti del risultato hanno quindi riproposto la domanda di trasferimento con la certezza di accoglimento e si apprestano ad agire in giudizio contro il Ministero degli Interni per ottenere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e morali subiti dal ricorrente a causa dell’ingiusto comportamento subito. Sono d’obbligo due considerazioni finali: primo, in questo Stato, dove i diritti dei cittadini vengono ormai calpestati, il 90% dei provvedimenti presi dalle pubbliche amministrazioni sono in favore dei raccomandati del resto della popolazione. Secondo, è inconcepibile che sia demandata alla sola magistratura il compito di rimediare a tutte le illegalità poste in essere dagli Enti Pubblici. Occorre pertanto l’immediato ripristino degli aboliti organi di controllo della Pubblica amministrazione.

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