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Il Presidente del Codacons Caserta, l’avv. Maurizio Gallicola, avendo vissuto negli ultimi 2 anni una lunga e travagliata vicenda medico sanitaria nelle vesti di paziente, ha deciso di portare avanti una campagna di sensibilizzazione per il rispetto del malato alla luce dell’operato delle strutture sanitarie in provincia di Caserta. In particolare sull’ultima esperienza vissuta nel dover praticare una PET e una TAC decisive per conoscere gli esiti della malattia, l’avv. Gallicola ha riscontrato in una delle strutture più importanti della Campania, le seguenti situazioni che si appresta a denunciare.

  • Pur avendo fissato telefonicamente un appuntamento alle ore 8:30 è stato costretto a fare una fila di durata all’incirca 45 minuti per effettuare il pagamento delle prestazioni alle quali doveva sottoporsi;

  • Non essendoci un apparecchio dal quale estrarre i numeri di prenotazione durante l’attesa bisognava essere sempre vigili per evitare di essere scavalcati nella fila;

  • Giunto il turno è stato condotto nel centro di medicina nucleare dove ha dovuto attendere in piedi per altri 10 minuti prima di essere chiamato;

  • Nella stanza dalle dimensioni ridotte dove doveva attendere per sottoporsi alla PET e alla TAC e bere le quantità di acqua consigliate c’erano altre 4 persone  che date le circostanze avevano l’esigenza di andare in bagno. Il bagno si presentava di una sporcizia indicibile, il water sprovvisto di tavoletta (c’è da chiedersi come le donne potessero fare con i loro bisogni corporali), e intorno allo stesso nel raggio di circa un  tutto bagnato quasi sicuramente di urina.

  • I medici presenti nella loro struttura esercitavano le loro mansioni senza camici guanti e apposite scarpe sanitarie (alcune infermiere giravano nei reparti con tacchi 12)

Vogliamo che tutti coloro che abbiano subito situazioni anche peggiori come già spesso denunciate ci scrivano. Il Codacons Caserta provvederà di propria iniziativa ad effettuare le giuste denunce alle autorità competenti ed a seguire tutte le vicende che verranno segnalate. Questo può essere un importante momento per invertire la rotta che vede in Campania il malato trattato come animale da allevamento mentre al contrario queste strutture si arricchiscono a spese nostre anche in questi periodi di crisi non fornendo nemmeno il minimo della decenza sanitaria e del rispetto del’uomo prescritto dalla legge. Invito pertanto i consumatori a segnalare episodi accaduti senza alcun timore ne paura di ricevere ritorsioni. È questo l’altro strano fenomeno che si riscontra nei cittadini campani ovvero la paura di denunciare. Paura di cosa? Si tratta di diritti imprescindibili di ogni cittadino per i quali dobbiamo pretendere il rispetto. Recuperiamo tutti insieme la nostra dignità. 

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Fantastica è stata l’esperienza di partecipare alla trasmissione "Mi Manda Raitre" .

Dobbiamo riscontrare che i cinque casi presentati nella trasmissione quali interruzione della linea telefonica, mancato allacciamento della linea, linea adsl discontinua o inesistente etc. sono casi trattati e risolti dal Codacons Caserta decine di volte ma con un’enorme differenza ovvero che mentre gli utenti presenti in trasmissione si sono rivolti come vuole il sistema delle grandi società telefoniche alle Camere di Conciliazione ottenendo micro risarcimenti di massimo € 300,00 senza risolvere il problema, coloro che si sono rivolti al Codacons Caserta o ad altri studi veramente specializzati nel settore, tra indennizzi e risarcimento dei danni hanno incassato cifre tra i €10.000,00 ed i €50.000,00.

Ciò che vogliamo ricordare ai consumatori è che esistono in Italia precise leggi con previsioni specifiche in materia di indennizzi e risarcimenti dei danni per i casi sopra indicati. Per esempio per le ipotesi di mancata attivazione della linea è previsto un indennizzo di € 5,00 al giorno, sospensione del servizio € 10,00 al giorno, linea ADSL discontinua € 2,50 al giorno etc.

Rivolgetevi pertanto ai pochi professionisti che esistono nel settore e ricordatevi che per ogni disservizio, dopo il reclamo che potete effettuare ai numeri del servizio clienti, di inviare fax o e-mail in modo da avere la prova scritta dei reclami effettuati e dei giorni di sospensione o disservizio. E’ completamente inutile effettuare decine di telefonate ai numeri indicati dalle società di telefonia in quanto sono affidate a call center esterni con sede ormai non più in Italia che leggono solo la scheda a Voi intestata e non possono intervenire in alcun altro modo.

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Il 4 giugno la C. T. R. di Bari ( sezione distaccata di Lecce) è intervenuta sulla vexata quaestio della corretta applicazione della Tarsu sulle strutture alberghiere con tre sentenze. Ricordiamo che in origine molti comuni applicavano un coefficiente di calcolo della Tarsu sugli alberghi troppo alta vista la tipologia di utilizzo della struttura.

Infatti la struttura alberghiera a fini Tarsu va considerata con 2 distinti parametri: per la porzione occupata dalle stanze dove alloggiano gli utenti si richiede l’applicazione del medesimo coefficiente si richiede l’applicazione di un coefficiente utilizzato per le case di abitazione, per le altre si richiede l’applicazione di un coefficiente che tenga conto dell’effettiva destinazione d’uso.

Con le citate sentenze nn. 71/22/2012- 72/22/2012- 73/22/2012 la C. T. R. di Bari (sezione distaccata di Lecce) conferma che la Tarsu applicabile sugli alberghi (almeno per la parte ad uso abitativo) non può essere sostanzialmente diversa da quella applicata sulle abitazioni e sulle case vacanze. I giudici pugliesi ricordano che: “è indicativo a tal proposito il paradigma dal c.d. decreto Ronchi  ove si evidenzia come le diverse  tipologie di attività implichino una diversa potenzialità a produrre rifiuti solidi”. Il Regolamento Tarsu oggetto della controversia non teneva conto di quanto detto sopra; inoltre a conferma della corretta interpretazione della Tarsu proposta dal contribuente, il Comune aveva successivamente emanato un nuovo regolamento per offrire una valutazione potenzialmente più realistica della capacità di produzione dei rifiuti delle strutture alberghiere tenendo conto della differente distribuzione d’uso delle parti di queste.

Il Codacons Caserta è a disposizione delle società alberghiere per ottenere la restituzione di somme illegittimamente pagate negli ultimi 5 anni in favore dei Comuni. Inoltre si ricorda alle società alberghiere che il Codacons Caserta è la prima associazione per giudizi presentati e vinti  contro le società erogatrici  di servizi (telefonia- gas- energia). Qualsiasi disservizio Vi sia occorso il Codacons Caserta l’ha trasformato in importanti risarcimenti economici.

 

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Dopo la presenza al TG2 l'avvocato Maurizio Gallicola è
stato invitato alla trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3,
storico programma di Rai 3 ormai primo ad occuparsi delle
tematiche dei consumatori.
Finalmente il giusto riconoscimento all'attività, che da
oltre 7 anni, viene svolta dal Codacons Caserta in favore
dei cittadini.
La trasmissione sarà registrata il 15/11/2013, a breve sarà comunicata la data della messa in onda.

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