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Poste Italiane spa, buoni fruttiferi ed interessi decurtati: il Codacons Caserta continua l’operazione delle somme illegittimamente sottratte

Come già comunicato più volte ai consumatori delle provincia, il Codacons Caserta da circa tre anni difende i titolari di buoni fruttiferi postali acquistati dal 1979 al 1986 che all’atto del rimborso si sono visti decurtati di circa metà della somma dovuta per interessi. Chi ha acquistato un buono di lire 1.000.000 invece di percepire interessi di importo di lire 34.659.000 pari ad 17.900,00 euro si sono visti rimborsare 10.000,00 euro in meno.

Il Codacons Caserta, ispirandosi alla sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che ha stabilito che gli interessi devono essere conteggiati in base a quanto stampato sul retro del buono in possesso del sottoscrittore, ed altre pochissime associazioni in Italia, è riuscito a suon di citazioni a costringere Poste Italiane Spa ad un tavolo di risoluzione bonaria. Perché affermiamo a suon di citazioni? Perché in Italia il consumatore non è tutelato. La maggior parte delle associazioni continua a seguire percorsi transattivi di cui beneficiano solo i vertici delle grandi associazioni.

In Italia l’unico modo per essere ascoltati è proporre giudizi. Avvisiamo i tanti consumatori che negli ultimi 5 anni hanno riscosso la somma decurtata del 50% degli interessi a venire presso la sede di Caserta per vedere riconosciuti i propri diritti ovvero incassare il 50% che Poste Italiane Spa non ha versato sulla base di false interpretazioni. Per coloro che hanno i buoni in scadenza il consiglio è di incassarli, conservarne copia e presentare subito atto di citazione. Sono infatti, oltre 100.000 i buoni fruttiferi incassati con la riduzione del 50% degli interessi. Il convincimento è che la somma da restituire è colossale e che solo a chi presenta atto di citazione verrà rimborsato, come accade per questioni similari.

Pertanto si avvisano i consumatori di non far decorrere i tempi di prescrizione e di venire presso la sede del Codacons Caserta per controllare se in base alla serie scritta sul retro, timbro ed anno di emissione esistano i presupposti per attivare azione giudiziaria.

 

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È nata in Italia la prima associazione che tutela gli interessi degli avvocati specializzati nella tutela dei consumatori: Associazione Avvocati per Consumatori e Cittadini

 

Il 14 marzo si sono riuniti avvocati specializzati nella materia ed hanno dato vita all’Associazione Avvocati per Consumatori e Cittadini.

L’avv. Maurizio Gallicola, responsabile del Codacons Caserta e dell’ULR Ufficio Legislativo Regionale del Codacons Campania, è stato eletto Presidente.

L’avv. Francesco Paolo Pirozzi ricopre la carica di Segretario.

Nel corso degli anni sono nate altre associazioni in tal senso ma aventi perlopiù lo scopo di tutelare direttamente i consumatori. Si è voluto invece dare un maggior risalto alla figura del professionista specializzato nella tutela del diritto del consumo. Dando più forza al professionista si darà decisamente maggior tutela agli stessi cittadini.

Esaminando il momento storico nazionale e le modalità di amministrazione della giustizia nella materia del diritto del consumo, molteplici sono i motivi per cui si è deciso di associarsi.

a)Lo sviluppo che ha avuto la materia della tutela dei consumatori negli ultimi 30 anni a causa dello strapotere delle grandi società erogatrici di servizi che impongono tariffe e tributi non conformi alla legge, delle banche ed assicurazioni etc., ha elevato la materia all’attenzione della ribalta nazionale determinando la necessità di una maggiore tutela della categoria degli avvocati specializzati.

b)Si tratta di una materia in evoluzione mensile che può essere svolta solo sulla base di criteri di specializzazione e che richiede un quotidiano approfondimento. C’è la necessità quindi, di attribuire agli avvocati che si dedicano al diritto del consumo una sorta di marchio D.O.C che certifichi il loro impegno e la loro completa dedizione profusi in questa materia.

c) L’indispensabilità che le spese legali liquidate in sentenza tengano presente del grande studio svolto e dello sforzo giuridico del professionista. Allo stato attuale le liquidazioni in favore degli avvocati per i consumatori sono su livelli bassissimi e non tengono conto dell’impegno profuso e dell’attività sociale da loro svolta.

d)L’esigenza di tali avvocati specializzati nel settore, di scambiarsi continue informazioni sulle azioni da proporre, in modo da rendere univoca la voce dei consumatori, evitando ciò che succede adesso, ovvero per ogni foro una decisione diversa dall’altra;

e) L’esigenza di far presente agli organi giudiziari tutti i disagi e le difficoltà causati dalla mancata considerazione di questa materia, che gli avvocati specializzati, soprattutto nel sud Italia, incontrano quotidianamente sia nell’attività professionale degli adempimenti sia nel recepimento da parte dei magistrati specialmente non togati dei principi fondamentali del Codice del Consumo.

f) La necessità di divulgare la materia della tutela dei consumatori attraverso corsi, convegni al fine di diffondere al meglio i principi posti alla base del diritto del consumo. È notorio che l’ Italia in questo settore sia fanalino di coda in tutte le classifiche relative a tale materia. Si pensi che in Francia esiste il ministero dei consumatori ed una consulta per i consumatori in ogni Ente pubblico.

Saranno poste in essere insomma tutte le attività affinché si riconosca al professionista specializzato in diritto consumeristico la stessa valenza che hanno nell’ordinamento giuridico gli avvocati penalisti, tributaristi, giuslavoristi,  matrimonialisti, etc.

 

 

 

 

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La grave crisi economica tanti utenti si sono presentati presso la nostra sede per lamentare arbitrari ed illegittimi distacchi di luce e gas dovuti a morosità. Occorre innanzitutto precisare che in caso di morosità, la società regolatrice del servizio ha l’obbligo di inviare un primo sollecito di pagamento a mezzo raccomandata a/r . Dopo circa 20 giorni la società è obbligata ad inviare altro sollecito dichiarando la chiusura della fornitura. Per il servizio di erogazione di energia elettrica, la chiusura non può essere totale ma viene lasciato a disposizione dell’utente il 10% della fornitura. Qualora il gestore non invii i due solleciti è previsto per l’utente, un indennizzo di € 100,00 oltre al risarcimento dei danni subiti, danni che devono essere provati a mezzo di documenti o a mezzo testi. Purtroppo è ormai sempre più frequente il comportamento scorretto delle grandi società che provvedono al distacco della fornitura senza preavviso. Così come troppo spesso accade che arrivino fatture con importi sproporzionati rispetto ai consumi effettivi, o che arrivi un’unica fattura dopo un anno con importo elevato da pagare in un’unica soluzione e data la situazione attuale, risulta difficile per il consumatore pagare importi così elevati. In questi due casi, il Codacons Caserta consiglia di pagare comunque l’importo e di agire in giudizio per il ricalcolo dei consumi e la restituzione degli importi illegittimamente versati. Ciò in quanto una volta avvenuto il distacco dell’utenza non esistono rimedi giudiziari veloci a favore del consumatore. L’azione più rapida consiste nella presentazione del ricorso ex art. 700 c.p.c. che presenta però due difficoltà: il costo elevato dell’azione; in secondo luogo, per quanto veloce, decorrono comunque 6 mesi dalla presentazione di detto ricorso. Sono tanti i consumatori che hanno ricevuto la chiusura della fornitura e pensano di poter risolvere tutto senza pagare. Nel sistema giuridico italiano ciò è impossibile in quanto la materia dei consumatori rispetto alle altre nazioni europee è ancora agli albori del diritto.

Il Codacons Caserta, onde evitare inutili illusioni per i consumatori, e ricordando che miracoli non se ne possono fare, ribadisce che occorre prima pagare e poi contestare.

Si ricorda inoltre che in caso di richiesta di rateizzo bisogna chiedere anche il ricalcolo degli importi, altrimenti rateizzare significa accettare gli importi imposti.

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IL CODACONS CASERTA DICHIARA GUERRA AGLI ENTI  PUBBLICI CHE SPRECANO E LAPIDANO DENARO NELLA PROVINCIA DI CASERTA

Il Codacons Caserta è tra le poche associazioni consumatori in Italia, così come riconosciuto dalle stesse grandi società erogatrici di servizi, che sa leggere ed a contestare le fatture di telefonia, gas, luce e acqua e verificare così la legittimità degli importi pagati. Le centinaia di rimborsi ottenuti negli ultimi 5 anni a favore di famiglie ed imprese dimostrano che ogni consumatore paga illegittimamente in fattura dal 10% al 20% in più rispetto a quanto dovuto.

Sulla base di questa esperienza maturata sul campo l’avvocato Maurizio Gallicola responsabile del Codacons Caserta, ha inviato nel maggio 2013 ai Comuni una singolare proposta, unica in Italia, di consulenza gratuita per verificare i costi delle Amministrazioni Comunali pagati negli ultimi 10 anni sulle fatturazioni dei servizi ricevuti. Considerando che tutti i Comuni in Italia vivono momenti economici drammatici e non sono in grado di assicurare ai cittadini nemmeno gli elementari servizi soprattutto nella provincia di Caserta, si è data agli Enti locali una grande opportunità per :

a)      recuperare denaro indebitamente versato;

b)      regolarizzare questi contratti secondo legge nel futuro.

Insomma si trattava dell’occasione per realizzare una piccola spending review.

Ebbene nessun Comune ha risposto. C’è allora una considerazione da fare. Gli Enti Pubblici sono governati da funzionari e politici che non hanno assolutamente a cuore le sorti della propria città e dei propri cittadini ma occupano poltrone e percepiscono lauti stipendi solo per risolvere problemi personali. Tutto questo lo riscontriamo quotidianamente da oltre 10 anni. Purtroppo per loro ora la gente è stanca, depressa e senza soldi perciò conviene cambiare atteggiamento.

Il Codacons Caserta dichiara guerra a tali comportamenti e annuncia che denuncerà penalmente e si costituirà parte civile nei confronti di tutti gli Enti che sperperano i nostri soldi.

Si invitano pertanto i cittadini ad indicare gli sprechi di loro conoscenza. Alle denunce pensiamo noi!

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