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Il Governo con la Legge 51/2022 ha stabilito un contributo a titolo straordinario del 25%, calcolato sull’incremento del saldo tra operazioni attive e passive realizzate dal 01/10/2021 al 31/04/2022 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
I conti non tornano; come è possibile che con la tragedia che stiamo vivendo per gli aumenti delle bollette le Società abbiano avuto addirittura extra profitti per oltre 7 miliardi in soli 8 mesi??!!
Come è possibile che il Governo abbia consentito tale speculazione a danno degli Italiani senza attivare alcuna procedura di controllo?!
Il ragionamento è semplice: i profitti delle Società avrebbero dovuto essere uguali a quelli degli anni precedenti, in quanto in bolletta andavano aggiunte solo le spese sostenute per l’acquisto.
Invece ora è lo stesso Governo ad aver appurato che queste Società hanno speculato a dismisura, aggiungendo sì le spese sostenute, ma addebitando però somme enormi che hanno generato extra profitti.
Ebbene, tutti sappiamo che Enel ed Eni sono partecipati dallo Stato, che quindi ha beneficiato come socio degli extra profitti; tra l’altro, in percentuale lo Stato ha incassato somme maggiori per varie accise e tasse.
Ora lo Stato propone bonus per i pagamenti di fatture di Imprese e famiglie meno abbienti.
Perché invece il Governo non impone che il prezzo stabilito dell’A.R.E.R.A, venga rispettato nelle fatture?
Perché il Governo non elimina accise tasse e gli extra profitti ricevuti dalle proprie partecipate?
Il Codacons Caserta è riuscito finalmente a riunire un pull di esperti in fatture di gas e luce al fine di determinare secondo legge quali erano le somme per spese a m3/Kw3 che avrebbero dovuto essere applicati in fattura per legge.
In 15 giorni vi faremo sapere se possiamo recuperare i soldi indebitamente sottratti con cui le Società di somministrazione si sono arricchite.
 
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Negli ultimi 30 giorni i casertani si sono visti notificare da Publiservizi cartelle illegittime e prescritte per importi molto elevati.
Si è appurato che nelle cartelle notificate vengono richieste sanzioni e multe addirittura dal 2008.
Ma la cosa più grave è che addirittura, e non si capisce come, abbiamo riscontrato in alcune cartelle la richiesta di pagamento fatture dell’acqua per la quale mai Publiservizi ha avuto la concessione.
Infine, è da oltre 15 anni che cerchiamo invano di sapere che percentuale sull’incassato va al Comune di Caserta e quale va a Publiservizi. Se qualche Politico casertano la conosce ce lo faccia sapere.
 
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Da qualche anno si sta verificando una prassi assolutamente scorretta da parte di Enel Distribuzione, la quale si presenta presso l’ abitazione al fine di verificare le regolari funzionalità del contatore. Questo è nelle loro facoltà, in quanto concesso dalla legge ma la normativa prevede che la Enel Distribuzione allorquando invii i propri tecnici per effettuare tali verifiche, avvisi a mezzo raccomandata l’utente, indicando il giorno e l’ora della verifica; invece è ormai prassi che si presentano presso il luogo della verifica e se hanno accesso direttamente al contatore o alla cabina elettrica, effettuano tale verifica senza alcuna contraddittorio con l’utente e chiedendo poi la sottoscrizione del verbale, tutto ciò è illegittimo. Se per l’utente domestico le conseguenze economiche possono assommare alcune centinaia di euro ,abbiamo appurato nell’ultimo anno, che tali verifiche effettuate su cabine elettriche di industrie ;alberghi ;istituti di proprietà di enti, comportano dei conguagli nei mesi successivi anche di centinaia di migliaia di euro, ai quali difficilmente ci si può sottrarre. Un errore che viene commesso in questo tipo di impugnazione è quello di richiedere a mezzo accertamento tecnico preventivo i consumi rilevati del distributore. I tabulati di Enel Distribuzione sono difficilmente impugnabili, invece occorre agire impugnando subito il verbale, chiedendo che venga effettuata una nuova verifica alla presenza di un tecnico di parte specializzato. E’ inutile infatti che questo accertamento così complesso sia seguito da persone che non hanno competenze in materia; occorre subito nominare un consulente di parte. Infatti , accade che i tecnici Enel dichiarino che pur essendo il coefficiente K indicato nel contatore come 2.000, i conteggi effettuati dal distributore sono stati effettuati con un coefficiente pari a 400. Tale semplice dichiarazione scritta a verbale, comporta che il gestore debba ricalcolare i consumi moltiplicando per 5, addebitando somme per i consumi di conguaglio enormi che diventano assolutamente insostenibili. Qualora avvengano questi controlli potete immediatamente rivolgervi al Codacons Caserta che vi darà i consigli su come affrontare nell’immediato la questione evitandovi tragedie economiche .

CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA 

 

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Il sig. G.V. nell’anno 2014, sottoscriveva contratto di finanziamento con la Società Pitagora per € 12.000,00 . Dopo 3 anni, avendo regolarmente pagato le rate, richiedeva € 18.000,00 per un rifinanziamento . A fronte di questa somma richiesta, venivano utilizzati € 9.000,00 per estinguere il vecchio finanziamento. Il problema principale è che il consumatore riceveva, a fronte del finanziamento richiesto, solo l’importo di € 4.800,00. Inutili le richieste di spiegazioni alla finanziaria, che rispondeva essere tutto regolare. Al fine di verificare la legittimità dei tassi , l’utente si rivolgeva al Codacons Caserta, che provvedeva all’analisi dei contratti e ricavava che : 1. I tassi applicati non corrispondevano a quelli applicati nel contratto. 2. In entrambi i finanziamenti erano stati addebitati per i costi del finanziamento e per le relative assicurazioni oltre € 5.000,00 . Si inviava reclamo e si chiedeva copia dei contratti di assicurazione . La finanziaria non rispondeva e non allegava la copia dei contratti di assicurazione. Il Codacons Caserta ,che già da anni ha verificato che le finanziarie pur indicando i costi dell’assicurazione non provvedevano a stipulare contratti, ha presentato atto di citazione con richiesta di restituzione degli importi illegittimi. La settimana prima dell’udienza , la finanziaria provvedeva ad attuare una proposta transattiva per € 5.000,00 al fine di evitare un rovinoso giudizio. Riassumendo , se avete assicurazioni che riguardano dei beni mobili; richiedete la copia della polizza assicurativa e se non dovessero inviarvela allora significherà che non è stata effettuata e potrete dunque richiedere la restituzione delle somme.

CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA

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In questi mesi è uscito sul mercato il nuovo telefono della Samsung il “Galaxy Z Flip’’ apparecchio molto bello che ricorda l’antico Motorola, telefono con cerniera. Malgrado il costo molto elevato, tanti consumatori lo hanno acquistato. Ebbene , si è rivolto a noi un acquirente del prodotto il quale dopo tre mesi dall’acquisto è stato costretto a constatare che le immagini nella parte pieghevole sia superiore che inferiore ,erano coperte da una striscia nera , il che faceva perdere continuità all’immagine . Rivoltosi al venditore, lo stesso lo inviava in riparazione, chiaramente in garanzia. Incredibile sorpresa: dopo una settimana malgrado la garanzia, la Samsung richiedeva ben € 700,00 per la riparazione. Fatto davvero grave per una holding di rilevanza mondiale. Inutili tutti i tentativi di ottenere la riparazione gratuitamente, l’unica sua speranza era il Codacons Caserta . Contattati, subito si inviava reclamo alla Samsung Italia e dopo solo 48h la Società rispondeva con una proposta indecente che non prevedeva alcuna riparazione in garanzia ma un BONUS di € 300,00 per l’acquisto di un nuovo cellulare; appunto una proposta indecente fatta a chi ha già speso € 1.700,00 e ne deve spendere altri 1.400,00 per un nuovo telefono. Il Codacons Caserta, navigando in internet scopriva che si sono ritrovati in questa situazione tanti altri acquirenti; addirittura alcuni amici casertani hanno pagato il costo di riparazione pur essendo in garanzia. A questo punto abbiamo immediatamente notificato l’atto di citazione chiedendo la sostituzione con telefono nuovo o l’annullamento del contratto con restituzione dell’importo versato. Siamo certi che daremo al tesserato Codacons la massima soddisfazione. Vi terremo informati. A tutti coloro che hanno avuto lo stesso inconveniente sullo stesso telefono e che hanno pagato anche la riparazione siamo pronti a recuperare i soldi in quanto l’apparecchio è in garanzia. CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA

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La sig.ra D.P. ha ricevuto nel corso degli anni, fatture di importi che riteneva elevati rispetto al suo fabbisogno. Contattata decine di volte la Società Enel, non è mai riuscita ad ottenere risoluzione al problema. Decideva allora di recarsi al Codacons Caserta con le fatture degli ultimi quattro anni. I legali Codacons, molto esperti in materia, comprendevano l’origine del problema: la tipologia del contratto era addirittura di uso industriale invece che di uso domestico. Ciò ha comportato un aumento di oltre il 60% della fatturazione mensile. Effettuati i calcoli che solo pochi avvocati in Italia sanno fare, la differenza tra quanto pagato e quanto effettivamente dovuto assommava ad € 4.300,00 circa . Presentato reclamo e mediazione, Enel riscontrava la veridicità dell’assunto attoreo e quindi in transazione addirittura si scusava e restituiva interamente l’importo richiesto.

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Sempre più utenti si rivolgono al Codacons Caserta per lamentare il seguente inconveniente : cambio di gestore di telefonia effettuato con disdetta, malgrado ciò la vecchia Società continua ad inviare fatture. Tra l’altro dopo quattro, cinque fatture non pagate, le Società cedono il proprio credito a Società di recupero ed inizia lo stalkeraggio telefonico. Ma questo non è il più grave dei problemi; infatti le Società di somministrazione gas, luce e telefonia hanno creato una specie di C.R.I.F.F (elenco di cattivi pagatori) per interdire il passaggio ad altri operatori. Pertanto in queste situazioni occorre rivolgersi subito al Codacons Caserta che subito otterrà lo storno delle fatture e la cancellazione da questo elenco. Se per utente domestico si tratta di cifre irrisorie, si è appurato che per le Società e per le Imprese , gli importi sono elevati, per cui si è riusciti a far stornare anche somme superiori ad € 20.000,00.

CODACONS CASERTA N° IN CAMPANIA

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La sig.ra M.C. sottoscriveva con Vodafone, un contratto “SPECIAL VOCE ILLIMITATA’’ . Per tale promozione erano previsti € 8,98. Dopo qualche mese la Società addebitava costi mensili relativi alla promozione “SPECIAL MINUTI 20 GIGA MENSILI” dall’utente. Inutili tutti i tentativi effettuati nel tempo , il consumatore si rivolgeva al Codacons Caserta che effettuava reclamo, atto di citazione e tentativo di conciliazione. Vodafone non inviava proposte transattive, pertanto il giudizio aveva seguito; risultato: Vodafone con la sentenza è stata condannata a rimborsare € 285,00 ed a pagare € 780,00 per indennizzi dovuti a servizi non richiesti.

CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA

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Il sig. L.R. sin dal 2014 attivava il contratto “TIM SMART” per il numero fisso. Causa trasferimento ad altra abitazione inviava nel giugno 2019 disdetta contrattuale; malgrado ciò la Tim ha continuato a prelevare la somma di € 47,00 prevista contrattualmente. Inutili i tentativi telefonici effettuati dall’utente , questo si rivolgeva al Codacons Caserta per la risoluzione della problematica. A giugno 2021 il G.d.p. di Cassino condannava Tim riconosceva il rimborso di € 480,00 illegittimamente prelevati nonché un indennizzo di € 850,00 per fatturazione illegittima.

CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI

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Come già accaduto in molti comuni della provincia di Caserta , sono state notificate ai cittadini marcianisani fatture acqua prescritte a seguito della Legge entrata in vigore il 01/01/2020 , esse sono relative dagli anni 2015 agli anni 2019 tutte prescritte NON PAGATE!Vi aspettiamo subito al Codacons Caserta per impugnarle e chiederne lo storno come già fatto per i comuni di S.Angelo di Alife , di Piana di Monte Verna , San Nicola la Strada, S. Marco etc…

CODACONS CASERTA N° 1 IN CAMPANIA

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