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Il 3 giugno dello scorso anno il Codacons Caserta, fra i primi in Italia iniziò la propria campagna “Fai il tagliando ai tuoi mutui, conti correnti etc.”. Questa iniziativa nasceva dalla sentenza della Cassazione che finalmente fissava dei punti ben precisi per definire usuraio l’interesse applicato dalle banche. Infatti la Corte suprema  indicava che al TAG fossero conteggiati e sommati anche interessi moratori, anatocismo, spese di assicurazioni e quanto altro previsto o non previsto contrattualmente. In pratica il Codacons Caserta ha verificato che il 90% dei contratti stipulati in Italia sono usurai. Tantissime sono state le persone venute presso la sede per far controllare i propri contratti e per molte sono già iniziate le procedure giudiziarie. A chi conviene far cause alle banche per interessi usurai?

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Accade spesso nella vita di ogni consumatore di cambiare operatore sia per quanto concerne l’erogazione del servizio elettrico o del gas, sia per la fornitura di servizi telefonici o altro.

In ogni prima fattura prevista dal contratto gli operatori addebitano il deposito cauzionale di un importo pari in alcuni casi ad € 60,00 ma che può arrivare, nei contratti di tipo affari, anche alla cifra di € 150,00. Ebbene qualora un consumatore sia in regola con i pagamenti e decida di cambiare operatore gli è dovuta la restituzione del deposito cauzionale. Ciò non avviene mai. È da evidenziare che in tale ipotesi oltre alla restituzione dell’importo è dovuto un indennizzo nel caso in cui tale restituzione non sia effettuata. È possibile calcolare che se negli ultimi 10 anni ciascuna famiglia o impresa ha cambiato almeno 5 volte operatore di uno qualunque dei servizi elencati, la somma degli indennizzi cui avrebbe diritto ciascuno è pari all’incirca ad € 400,00 per famiglia ed oltre € 700,00 per le imprese..

Il Codacons Caserta invita pertanto tutti i consumatori a controllare i depositi cauzionali versati e non restituiti negli ultimi 10 anni. È importantissimo ricordare che ormai nella vita di ogni individuo e impresa non basta conservare solo le ricevute dei pagamenti effettuati come fa il 90% dei consumatori ma soprattutto le fatture per richiedere la restituzione degli importi illegittimamente versati e per contestare eventuali consumi non effettuati.

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Il Presidente del Codacons Caserta, l’avv. Maurizio Gallicola, avendo vissuto negli ultimi 2 anni una lunga e travagliata vicenda medico sanitaria nelle vesti di paziente, ha deciso di portare avanti una campagna di sensibilizzazione per il rispetto del malato alla luce dell’operato delle strutture sanitarie in provincia di Caserta. In particolare sull’ultima esperienza vissuta nel dover praticare una PET e una TAC decisive per conoscere gli esiti della malattia, l’avv. Gallicola ha riscontrato in una delle strutture più importanti della Campania, le seguenti situazioni che si appresta a denunciare.

  • Pur avendo fissato telefonicamente un appuntamento alle ore 8:30 è stato costretto a fare una fila di durata all’incirca 45 minuti per effettuare il pagamento delle prestazioni alle quali doveva sottoporsi;

  • Non essendoci un apparecchio dal quale estrarre i numeri di prenotazione durante l’attesa bisognava essere sempre vigili per evitare di essere scavalcati nella fila;

  • Giunto il turno è stato condotto nel centro di medicina nucleare dove ha dovuto attendere in piedi per altri 10 minuti prima di essere chiamato;

  • Nella stanza dalle dimensioni ridotte dove doveva attendere per sottoporsi alla PET e alla TAC e bere le quantità di acqua consigliate c’erano altre 4 persone  che date le circostanze avevano l’esigenza di andare in bagno. Il bagno si presentava di una sporcizia indicibile, il water sprovvisto di tavoletta (c’è da chiedersi come le donne potessero fare con i loro bisogni corporali), e intorno allo stesso nel raggio di circa un  tutto bagnato quasi sicuramente di urina.

  • I medici presenti nella loro struttura esercitavano le loro mansioni senza camici guanti e apposite scarpe sanitarie (alcune infermiere giravano nei reparti con tacchi 12)

Vogliamo che tutti coloro che abbiano subito situazioni anche peggiori come già spesso denunciate ci scrivano. Il Codacons Caserta provvederà di propria iniziativa ad effettuare le giuste denunce alle autorità competenti ed a seguire tutte le vicende che verranno segnalate. Questo può essere un importante momento per invertire la rotta che vede in Campania il malato trattato come animale da allevamento mentre al contrario queste strutture si arricchiscono a spese nostre anche in questi periodi di crisi non fornendo nemmeno il minimo della decenza sanitaria e del rispetto del’uomo prescritto dalla legge. Invito pertanto i consumatori a segnalare episodi accaduti senza alcun timore ne paura di ricevere ritorsioni. È questo l’altro strano fenomeno che si riscontra nei cittadini campani ovvero la paura di denunciare. Paura di cosa? Si tratta di diritti imprescindibili di ogni cittadino per i quali dobbiamo pretendere il rispetto. Recuperiamo tutti insieme la nostra dignità. 

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Fantastica è stata l’esperienza di partecipare alla trasmissione "Mi Manda Raitre" .

Dobbiamo riscontrare che i cinque casi presentati nella trasmissione quali interruzione della linea telefonica, mancato allacciamento della linea, linea adsl discontinua o inesistente etc. sono casi trattati e risolti dal Codacons Caserta decine di volte ma con un’enorme differenza ovvero che mentre gli utenti presenti in trasmissione si sono rivolti come vuole il sistema delle grandi società telefoniche alle Camere di Conciliazione ottenendo micro risarcimenti di massimo € 300,00 senza risolvere il problema, coloro che si sono rivolti al Codacons Caserta o ad altri studi veramente specializzati nel settore, tra indennizzi e risarcimento dei danni hanno incassato cifre tra i €10.000,00 ed i €50.000,00.

Ciò che vogliamo ricordare ai consumatori è che esistono in Italia precise leggi con previsioni specifiche in materia di indennizzi e risarcimenti dei danni per i casi sopra indicati. Per esempio per le ipotesi di mancata attivazione della linea è previsto un indennizzo di € 5,00 al giorno, sospensione del servizio € 10,00 al giorno, linea ADSL discontinua € 2,50 al giorno etc.

Rivolgetevi pertanto ai pochi professionisti che esistono nel settore e ricordatevi che per ogni disservizio, dopo il reclamo che potete effettuare ai numeri del servizio clienti, di inviare fax o e-mail in modo da avere la prova scritta dei reclami effettuati e dei giorni di sospensione o disservizio. E’ completamente inutile effettuare decine di telefonate ai numeri indicati dalle società di telefonia in quanto sono affidate a call center esterni con sede ormai non più in Italia che leggono solo la scheda a Voi intestata e non possono intervenire in alcun altro modo.

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Il 4 giugno la C. T. R. di Bari ( sezione distaccata di Lecce) è intervenuta sulla vexata quaestio della corretta applicazione della Tarsu sulle strutture alberghiere con tre sentenze. Ricordiamo che in origine molti comuni applicavano un coefficiente di calcolo della Tarsu sugli alberghi troppo alta vista la tipologia di utilizzo della struttura.

Infatti la struttura alberghiera a fini Tarsu va considerata con 2 distinti parametri: per la porzione occupata dalle stanze dove alloggiano gli utenti si richiede l’applicazione del medesimo coefficiente si richiede l’applicazione di un coefficiente utilizzato per le case di abitazione, per le altre si richiede l’applicazione di un coefficiente che tenga conto dell’effettiva destinazione d’uso.

Con le citate sentenze nn. 71/22/2012- 72/22/2012- 73/22/2012 la C. T. R. di Bari (sezione distaccata di Lecce) conferma che la Tarsu applicabile sugli alberghi (almeno per la parte ad uso abitativo) non può essere sostanzialmente diversa da quella applicata sulle abitazioni e sulle case vacanze. I giudici pugliesi ricordano che: “è indicativo a tal proposito il paradigma dal c.d. decreto Ronchi  ove si evidenzia come le diverse  tipologie di attività implichino una diversa potenzialità a produrre rifiuti solidi”. Il Regolamento Tarsu oggetto della controversia non teneva conto di quanto detto sopra; inoltre a conferma della corretta interpretazione della Tarsu proposta dal contribuente, il Comune aveva successivamente emanato un nuovo regolamento per offrire una valutazione potenzialmente più realistica della capacità di produzione dei rifiuti delle strutture alberghiere tenendo conto della differente distribuzione d’uso delle parti di queste.

Il Codacons Caserta è a disposizione delle società alberghiere per ottenere la restituzione di somme illegittimamente pagate negli ultimi 5 anni in favore dei Comuni. Inoltre si ricorda alle società alberghiere che il Codacons Caserta è la prima associazione per giudizi presentati e vinti  contro le società erogatrici  di servizi (telefonia- gas- energia). Qualsiasi disservizio Vi sia occorso il Codacons Caserta l’ha trasformato in importanti risarcimenti economici.

 

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Dopo la presenza al TG2 l'avvocato Maurizio Gallicola è
stato invitato alla trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3,
storico programma di Rai 3 ormai primo ad occuparsi delle
tematiche dei consumatori.
Finalmente il giusto riconoscimento all'attività, che da
oltre 7 anni, viene svolta dal Codacons Caserta in favore
dei cittadini.
La trasmissione sarà registrata il 15/11/2013, a breve sarà comunicata la data della messa in onda.

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Da diversi anni gli utenti di telefonia fissa e mobile si vedono sistematicamente derubati dalle società di telefonia di importi variabile dai € 65,00 agli € 80,00 per contributo di disattivazione. Questo costo non è stato previsto in sede di adesione contrattuale.

Infatti, la legge n. 40 /2007 statuisce che: “I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”. L’esercizio di tali facoltà è senza vincoli temporali, quindi esse possono essere esercitate in ogni momento: l’eventuale previsione di una durata minima contrattuale è dunque vincolante solo per l’operatore.

Occorre sottolineare che dalla semplice lettura del contratto l’utente deve poter conoscere anche le eventuali spese richieste per l’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento, così da essere agevolato nell’esercizio di tali facoltà, potendone valutare le conseguenze sotto ogni profilo. In ogni caso, l’utente non deve versare alcuna “penale” , richiesta di contributo di attivazione, di “costo per attività di cessazione servizio” comunque denominata a fronte del’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento delle utenze,poiché gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli “giustificati” da “costi” degli operatori.

A tal proposito l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM – ha precisato che i costi di disattivazione devono risultare correlati ai costi effettivi che l’operatore sostiene, mentre per le procedure riguardanti il trasferimento ad altro operatore, i suddetti costi non devono essere applicati.

Controllate le vostre fatture se compare l’addebito per i costi di disattivazione venite presso il Codacons Caserta e Vi faremo recuperare gli importi indebitamente versati

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DIFENSORE CIVICO: UNA CARICA INUTILE ED UN ENNESIMO AGGRAVIO ECONOMICO PER I CITTADINI

Pensavo che, stante il grave periodo di crisi economica attraversata dal nostro Paese, la carica del difensore civico degli enti fosse stata abrogata. Quello che doveva essere, secondo le intenzioni, il paladino a difesa dei cittadini contro le prepotenze degli Enti Pubblici ovvero il difensore civico, si è rivelato fin dall’inizio un ennesimo flop ed un danno economico per l’Erario. Infatti nella storia decennale dei nominati difensori civici in Provincia di Caserta non si ricorda un solo intervento o atto che abbia avuto dei benefici per i cittadini.

Assistiamo ora ancora alla guerra in seno al Consiglio Provinciale di Caserta per la nomina di un difensore civico. Eppure ben oltre due anni fa lo scrivente aveva proposto al Presidente Zinzi un organo ben più efficiente e soprattutto a titolo gratuito: la Consulta dei Consumatori per la quale è stato depositato e protocollato in Provincia statuto e regolamento. Ciò avrebbe posto la Provincia di Caserta all’avanguardia nella tutela dei consumatori preceduta in Italia solo da altre 2 Province. Numerosi sarebbero stati benefici per i cittadini derivanti da questa Consulta. Una singola associazione che si rivolge ad un Ente Pubblico per denunciare comportamenti ha una piccola risonanza. Ben altro effetto avrebbe avuto una Consulta costituita da tutte le associazioni dei consumatori e presieduta dal Presidente della Provincia che per esempio avrebbe chiesto ad Equitalia chiarimenti sulle sue modalità di azione verificando eventuali illegalità e ponendo in essere modalità di intervento su tali comportamenti. Fondamentale valenza avrebbe potuto avere tale Consulta se avesse chiesto ai Comuni del Casertano informazioni sul funzionamento dei depuratori e il perché, malgrado nessuno di essi funzioni in Provincia di Caserta, i cittadini sono costretti a pagare la voce “depurazione” nelle fatture idriche. La Consulta avrebbe potuto chiedere a 22 Comuni del Casertano spiegazioni sul perché applicavano l’iva sull’abrogata TIA. Insomma attraverso questa Consulta, nella quale si ripete, avrebbero preso parte tutte le Associazioni dei consumatori a titolo gratuito, si sarebbero ottenuti concreti ed innegabili benefici per i cittadini casertani che sono i più pressati e gabellati di Italia. Invece il Presidente Zinzi ed il Consiglio Provinciale, in perfetta linea con i sistemi politici degli ultimi15 anni, litigano per una nomina inutile ed addirittura dannosa per i cittadini. Quand’è che cambieranno le cose in questa terra distrutta ed affamata dai comportamenti dei nostri politici? Speriamo presto. 

http://www.casertace.net/cronaca-bianca/la-lettera-il-codacons-punzecchia-zinzi-litigate-per-buttare-per-un-inutile-difensore-civico-la-consulta-dei-consumatori-unico-progetto-serio-20131001.html

http://www.casertafocus.net/caserta/

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Il giorno 3 ottobre alle ore 20:30 RAI-TG2 presenterà un servizio per denunciare le illegalità ed i disservizi dei Consorzi di Bonifica della Campania. La rete RAI quale esperto della materia ha scelto l’avv. Maurizio Gallicola per illustrare la tematica. Questa scelta nasce dalla continua opera di denuncia che dal 2009 l’avv. Maurizio Gallicola e la sede Codacons di Caserta hanno condotto con grande impegno ottenendo concreti risultati in favore dei consumatori. Un ennesimo riconoscimento al Codacons Caserta purtroppo una delle poche voci di denuncia del nostro territorio.

http://www.casertaprimapagina.it/27-09-2013/uncategorized/18718/i-disservizi-dei-consorzi-di-bonifica-al-tg2-lavvocato-casertano-gallicola/

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Il Codacons Caserta smaschera l’ennesima truffa assicurativa delle società finanziarie.

Un consumatore ha acquistato una fotocopiatrice stipulando un contratto di finanziamento. La società di finanziamento ha imposto l’assicurazione sul contratto di acquisto della fotocopiatrice. Il consumatore ha appreso che avrebbe dovuto corrispondere per tale assicurazione in 3 anni un importo di € 700,00.

Sentendo odore di truffa, il consumatore richiedeva l’intervento del Codacons Caserta che intimava alla società finanziaria di consegnare fotocopia del contratto assicurativo. Chiaramente nessuna risposta è arrivata. Dinanzi al tribunale di Milano in seguito alla notifica dell’atto di citazione relativo alla richiesta di restituzione degli importi fino ad allora versati, la finanziaria si costituiva adducendo questioni di diritto ma non esibendo alcun contratto stipulato per l’assicurazione. Lo stesso giudice alla prima udienza verificando che la polizza non era stata stipulata invitava le parti ad un accordo. La società finanziaria resasi conto di essere stata colta con le mani nel sacco, chiedeva immediata transazione restituendo capitale ingiustamente versato, risarcimento danno e spese legali. Chiaramente ciò al fine di evitare una sentenza che sarebbe stata pubblicata ovunque ed avrebbe portato alla ribalta nazionale l’ennesima truffa che colpisce i consumatori. Si invitano pertanto coloro che stipulano qualsiasi contratto di finanziamento per l’acquisto o noleggio di un bene ( telefono, computer, stampante o fotocopiatrice, viaggi etc.) ad inviare raccomandata a/r alla società finanziaria chiedendo copia del contratto di assicurazione. Qualora non si ricevesse copia dell’assicurazione relativa al contratto sottoscritto è facile ottenere la restituzione degli importi illegittimamente versati.

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